mercoledì 30 giugno 2010

Che ficata!

E' proprio il caso di dirlo! Oggi abbiamo caseificato. Comprati 35 litri di latte di pecora da Ernello, il nostro vicino di casa (qui a 4km si può considerare un vicino) nonché fornitore principale di formaggi e ricotta.
Tenuti da parte sufficienti litri per ricavarne yogurt greco fresco per la colazione siamo poi partiti con la caseificazione vera e propria, stavolta usando caglio di agnello (comprato in farmacia) anche se mi riprometto di provare la prossima volta con quello vegetale, ricavato da fiori di cardo o di carciofo.
Procedimento a latte crudo, quindi portato a 38° (temperatura del latte di pecora appena munto) aggiunto l'innesto (yogurt fatto in casa) e il caglio. Attesi circa 50' la cagliata era un bel budino. Taglio grosso e qualche minuto di spurgo, poi raccolto in tre fascelle e leggermente pressato a mano. Il resto della cagliata l'ho spezzata ulteriormente in grani più fini e dopo circa 15' di spurgo l'ho messa in una fascella grossa e in altre 4 piccole (per ottenere formine tipo tomini). Ora sta stufando in forno a 30° e 80% di umidità. Domani salatura a mano e poi prima fase della stagionatura in cella frigo. Poi si vedrà...
Col siero rimasto abbiamo ricotto, con la tecnica stupenda descritta da Giancarlo. Portato il siero, addizionato con 3 litri di latte tenuto da parte, alla temperatura di 80° abbiamo aggiunto un rametto di fico leggermente inciso, e qualche foglia dello stesso. Arrivati a 90° abbiam fermato e raccolto la delizia coagulata in fascelle da ricotta, sul fondo delle quali avevam disposto una foglia di fico tagliata in parti. Il processo dona una nota vegetale fantastica alla ricotta, che non abbiamo potuto che assaggiare subito stasera (fantastica accompagnata alla nostra gelatina di clementini). Il nome tecnico di questa ricotta, manco a dirlo, è "ficata", e mai nome fu più appropriato.
Per la cronoca, abbiamo rimpinguato il pollaio ieri con altri 10 anatroccoli e 4 tacchini, e stavolta badiamo bene che se ne stiano confinati nel loro posticino senza andarsi a bagnare finchè non saranno autonomi...
Domenica scorsa ci sono venuti a trovare Erica, Cristian e Noemi, ovvero sorella di Silvia con marito e figlioletta. Per l'occasione Silvia ed io abbiamo preparato un pranzetto ad hoc:
- Antipasto/aperitivo con tagliere di formaggi (pecorino di Pienza rosso e capra stagionato calabrese) con gelatina di clementini e miele di arancio, nonché "fiori" di speck ripieni di crema di ricotta e porcini, accompagnato da prosecco e ananas fresco frullato
- Farfalle fatte a mano (da noi, modestamente) al sugo di melanzane e pomodori rossi freschi.
- spiedini di salsiccia e tacchino alla piastra (su rametti di rosmarino) con contorno di insalata (fresca dall'orto) e pomodori.
- Torta di ricotta con base agli amaretti e copertura di confettura di lamponi e cioccolato fondente (non abbiamo fatto in tempo a fare le foto perché entro sera è sparita tutta!)
Ieri per sfoltire un po' di noci di Sorrento ho tentato una "Schiaccia Briaca", ricetta dell'Isola d'Elba, ma la mancanza di Aleatico e qualche errore probabile nella ricetta che ho preso non ha portato il risultato aspettato...
Ieri è stato anche giorno di liquori, in quanto abbiamo preparato l'infusione per il nocino. Oggi ho replicato improvvisando un liquore alla camomilla, raccolta ovviamente nei nostri prati. A presto con le foto degli esperimenti in corso...

venerdì 25 giugno 2010

Cucina casalinga e incontri "selvatici"

Ieri abbiamo rimpinguato le scorte di gelato producendone uno alla ricotta e uno al cioccolato. Quindi in serata pizzata a casa nostra con Giancarlo e Nicolette, che hanno apprezzato le nostre ricette (ci siamo fatti fuori otto pizze in 4!), e chissà che non la proporremo anche ai nostri ospiti. Devo ricordarmi di mettere il Copyright sulla mia pizza "Pienza".
Lungo la strada bianca ieri ci ha zompettato davanti un giovane volpacchiotto, davvero carino, ma speriamo stia lontano dalle nostre galline...
Mercoledì in cucina è stato invece il giorno dei plum-cake salati e delle lingue di gatto al cacao.
Tra gli avvistamenti faunistici da segnalare un tasso che mi ha attraversato la strada in bicicletta (io in bici, non il tasso) e oggi una poiana che aveva acciuffato qualcosa in un campo. Da non dimenticare poi il capriolo che pascolava ieri sera nel seminativo davanti al nostro balcone e la moltitudine di farfalle che popolano in questi giorni i nostri prati fioriti.

martedì 22 giugno 2010

Pennuti cadono, anfibi spuntano

In questi ultimi giorni abbiamo avuto una disavventura con le anatre. I piccoli anatroccoli sono passati tra le maglie della rete che li proteggeva dai "rischi" del pollaio e sono finiti nella vasca, nella quale sono affogati, probabilmente perchè non riuscivano più a uscirne e si sono stremati nel tentativo, forse anche le oche c'hanno messo lo zampino aggredendoli...
Insomma, dei 10 piccoli ne sono rimasti solo due, uno rimasto all'asciutto ed uno salvato in extremis dalla vasca.
Ieri le rondini che avevano fatto il nido davanti all'appartamento di Giancarlo hanno portato fuori la truppa di rondinini per fare scuola di volo. Evidentemente non tutti hanno appreso le lezioni al meglio e oggi una rondine  si è introdotta nella limonaia e deve essersi schiantata da qualche parte. L'abbiamo trovata agonizzante, e nonostante l'abbia riposta al riparo non ce l'ha fatta...
Ieri è stato il giorno degli anfibi. La mattina in uno skimmer della piscina ho trovato un nuotatore inaspettato. Una piccola salamandra arancione, che ho posto sul prato adiacente (la foto è pessima perchè avevo a portata solo il cellulare...).
Ieri sera, tornati da una cena fuori, abbiamo incontrato invece un simpatico rospone, che ballonzolava vicino al nostro uscio.
Per l'appunto iersera Silvia ed io ci siamo recati al Podere "Il Casale", a una decina di km da casa. Ci hanno accolti i simpaticissimi Sandra e Ulisse, svizzeri che hanno portato la loro passione per la campagna in un angolo che hanno trasformato in un vero paradiso, sia per loro che per i loro animali. Hanno veramente di tutto: 6 pavoni, 80 capre, 200 pecore, svariati maiali sia "rosa" che di cinta senese, un asino, un pastore maremmano buono come il pane (che ti prende a musate per reclamare coccole), vari gatti, galline e forse ancora scordo qualcosa...Producono fantastici formaggi, sia caprini che pecorini e giustappunto a cena ci hanno fatto gustare le loro prelibatezze. Vino rosso dalla loro vigna, pasta fatta con la farina del loro farro, una salsa ai peperoncini davvero spaziale (di cui Sandra mi ha promesso la ricetta!), miele di tiglio autoprodotto, farro con verdure, pane cotto al forno a legna e fatto con farina dei loro cereali e, soprattutto i loro formaggi, dalla ricotta fresca ai caprini, dal pecorino in foglie di noce al caprino stagionato. Ulisse ci ha spiegato i loro processi, il tipo di cagliata e di fermenti usati per una serie di "perle casearie" davvero uniche, che si differenziano e spiccano in questa "terra di formaggi" che è Pienza, ma dove molti ormai sono omologati sugli stessi prodotti. Ci siamo alzati da tavola davvero pieni, nella pancia e nello spirito, e giuro che mai avevamo mangiato così tanto formaggio, perché l'assaggio delle varie ghiottonerie era diventato una vera droga. Quello che dava un sapore in più alla magnifica cena era l'accoglienza e la simpatia dei padroni di casa, che speriamo vengano presto a Spedalone per ricambiare la visita.

mercoledì 16 giugno 2010

Il nostro giardino

Davanti al nostro alloggio prende vita il piccolo orto, davanti al quale vive e mette fuori i primi boccioli la nostra rosellina.

Oggi abbiamo gustato anche le prime foglie della nostra rucola (nella foto in mezzo al prezzemolo) come condimento alle penne, insieme a ricotta, formaggio di capra (calabrese, regalo di Anna), pomodoro fresco e peperoncino.


Stanno crescendo anche le prime zucchine, dopo che le prime sono appassite perché non impollinate a dovere...

E in mezzo al  prato troneggia ancora una specie di carciofo piuttosto selvatico che crediamo poco commestibile, ma che sa fare davvero la sua bella figura...


Nell'orto "ufficiale" oggi abbiamo piantato i pali per tutelare e sorreggere i pomodori, strappato qualche erbaccia e reimpiantato cocomeri e meloni, proteggendoli con recinti di rete metallica dalle possibili scorribande degli istrici (che già si sono "slurpati" le prime piantine).
Nel pollaio ieri abbiamo introdotto dieci paperotti, ovvero future "nane" come le chiamano da queste parti, ovviamente separate e protette dalle galline, almeno finché non saranno grandi abbastanza da difendersi...
Ieri sera abbiamo anche controllato il nido del fagiano trovato un mesetto fa. Di molte uova sono rimasti solo gusci rotti mentre ne sono rimaste tre abbandonate e ancora non schiuse...Probabilmente delle 15 che trovammo una buona parte hanno dato vita a nuovi piccoli volatili...
Nel nostro orto personale abbiamo pronta anche una pianta di peperoncini piccantissimi qualità habanero rossi, tra i più infuocati al mondo... Attendiamo curiosi e temerari i primi frutti (i fiorellini già ci sono!).

domenica 13 giugno 2010

Ultime dal podere

Nell'ultima settimana un po' di traffico per l'andirivieni di ospiti, soprattutto simpatici americani, ma sono proceduti i nostri lavori al podere. Nei ritagli di tempo ho piantato davanti casa alcune piante di fagioli nate dai borlotti comprati anno scorso con Silvia in Veneto, nell'area del fagiolo tipico del Lamon, nel bellunese. Inoltre un po' di aglio e misticanza, mentre attendo ancora qualche giorno per trapiantare alcuni girasoli che stanno crescendo in semenzaia.
Nell'orto principale abbiamo già allestito i pali e le reti per lasciare arrampicare fagioli e cetrioli e impiantato meloni e cocomeri, ripristinando i sistemi di irrigazione.
Il giro di ospiti ha dato fondo alle scorte di biscotti e così venerdì sera produzione intensiva, con biscottini al cacao (e cardamomo, e menta, e lavanda), biscotti della salute all'anice e biscotti al latte, miele e arancia. 
E inoltre bignè per dolci e antipasti. Primo esperimento nell'aperitivo di ieri sera, ripieni con salsa di ricotta e timo, con salsa agli asparagi selvatici e con crema agrodolce di cipolla tropea.
Con una parte delle ciliege di settimana scorsa Giancarlo ha messo in preparazione un liquore su indicazioni di Annalisa...Attendiamo pazienti il risultato (deve fermentare un paio di settimane al sole)...
Per il nostro sfizio personale ho preparato un contenitore di Sangria. Ecco la mia ricetta: rosso toscano (comprato alla Festa del Gigante Bianco di Bettolle), frutta a pezzetti (albicocca, ananas, mela, pera, arancia), bacche di ginepro, bacche di cardamomo, stecca di cannella, miele millefiori (dei colli senesi) e zucchero di canna. Programmo già di gustarla fresca, magari a bordo piscina dopo una dura giornata di lavoro...

domenica 6 giugno 2010

Ciliege e trote

Ieri giornata in trasferta: Nicolette, Silvia ed io ci rechiamo a Montalcino, nella bellissima tenuta di Annalisa, a raccogliere qualche ciliegia che finirà nelle pance dei nostri ospiti o a comporre deliziose marmellate.

Il posto è veramente incantevole (anche se le foto non rendono giustizia), così come le persone che ci accolgono: la gentile Isabella, artefice di un giardino curato a regola d'arte, con rose, frutti di bosco, aromatiche, viti, e chi più ne ha più ne metta. Inoltre il signor Fabio, un vero "lord" toscano. In un piccolo momento di ristoro ci trasportano in un'atmosfera magica, nella quale le lingue si mescolano tra inglese, francese, tedesco e italiano, in amabili e intelligenti conversazioni.

Raccolto il nostro bottino di dolci rubini torniamo a Spedalone con il ricordo di questo piacevolissimo incontro.
Dopo un pranzo a metà pomeriggio Silvia ed io ci dirigiamo in cerca di un torrente dove espletare un mio vecchio hobby nella speranza di qualche trota da "portarci a cena". E le speranze non vengono disilluse nel bellissimo fiume che abbiamo la fortuna di scoprire. La pesca trascorre divertente per le numerose prede presenti e per l'ambiente fresco, ombroso e pacifico. Nel bosco trovo anche un dente di cinghiale che diverrà presto un ciondolo.
Il bottino è discreto e sufficiente per una gustosa cenetta a due: trote in crosta di sale al timo. E la freschezza degli ingredienti fa la differenza offrendoci gusti davvero unici...

venerdì 4 giugno 2010

Frutta, orto e Punto

Nonostante qualche inconveniente dovuto a un tempo ancora molto pazzerello procedono i lavori, si intensificano quelli dell'orto, dove fanno capolino interessanti insalate, fiori di zucchine, carciofini e fragole, mentre le altre piantine continuano la loro crescita. Davanti al nostro appartamento spuntano rucola e prezzemolo e incoraggiati dal procedere della natura ho tentato un po' di semenzaia piantandoci fagioli, aglio, girasole, erba cipollina e misticanza. Vediam se nascerà qualcosa di buono.
Oggi giro al mercato e approvvigionamento di tutta la frutta e verdura che ancora non disponiamo. Tutta roba della zona, primizie di pesche e albicocche, ciliege, mele e melone. Il tutto provato subito in una salubre macedonia.
Tra le novità, ieri si è aggregato alla "famiglia" il nuovo cane di Giancarlo. Si chiama Punto. E' grande, buono e silenzioso. Primo difetto rilevato l'abbondante perdita di pelo bianco, ma magari sarà lo stress del cambio di vita, o semplicemente la muta estiva...
Stasera anche io e Silvia abbiamo testato la piscina. Ottima davvero (ovviamente, l'acqua l'ho regolata io :) ), come anche il paesaggio gustatoci uscendone, con un sole a ovest che dipingeva sulle colline colori d'incanto. Alla prossima qualche immagine!