mercoledì 31 marzo 2010

Giallo a Spedalone

Negli ultimi giorni, mentre i due nuovi arrivati, Silvia e Matteo, si godevano la vita con aperitivi al tramonto e goloserie varie...

...al Podere si consumavano fatti strani. Domenica mattina il buon Giancarlo trovava il cadavere di una gallina bianca all'interno del pollaio. Lunedì scorre tranquillo e martedì mattina sono io a provvedere alle galline, scoprendo con sorpresa una vasta distesa di piume proprio al di fuori della recinzione, segno inequivocabile del delitto di un pennuto. Non si vedono tracce di ossa o altri resti, se non qualche piccolissimo brandello insanguinato. L'assassino ha lasciato solo piume...
Si controlla subito la possibile presenza di falle nella recinzione ma niente, tutto in regola.
Stamane nuovo giro al pollaio e nuovo cadavere, di nuovo una gallina bianca, e ancora nelle medesime condizioni della prima defunta.
Tra i sospetti potrebbe esserci una faina, capace di entrare nel pollaio, ma difficile che porti una gallina al di fuori... Oppure una volpe, che avrebbe approfittato dell'imprudenza di un pennuto volato al di fuori del recinto. Restano misteriose le morti delle galline bianche (forse perite incastrandosi tra le barre di legno nel tentativo di nascondersi a un predatore).
Per il momento è scagionata la vipera, in quanto al momento del secondo delitto risultava già incapace di nuocere, tant'è che l'ho trovata ormai inerme sulla strada durante la mia corsetta serale di ieri.
Per non lasciarvi in preda a brutti sogni vi lasciamo con una "cartolina" immortalata stasera qui al podere. E possiamo assicurare che dal vivo era ancora meglio!

mercoledì 24 marzo 2010

Quando avanza tempo...

...se ci si coordina bene si possono riuscire a fare delle cosette carine e sfiziose, come sperimentare la produzione di panini al latte (con e senza sesamo)...
...per poi dargli il giusto valore accoppiandole a un po' di buon salame per pranzo!
E poi si possono raccogliere delle gustose erbette di campo...
...da saltare in padella con un po' di aglietto selvatico per una salutare cenetta!
E per non fare torto alla propria donzella mentre si colgono due erbette non costa nulla raccogliere anche un bel mazzolino di fiori di campo e portare un tocco di colore e primavera sulla tavola!

martedì 23 marzo 2010

Rifare i "letti"

Ieri si sono rifatti i letti delle stanze abbandonate dai nostri ospiti e, equamente si è rifatto anche il "letto" alle galline. Con Anna abbiamo ripulito il pollaio, sistemato un nuovo morbido manto di segatura fresca e rifornito la quotidiana razione di becchime. In cambio ecco cosa ci regalano le nostre coccodè.
Da notare che i lavori di fatica stimolano un po' l'appetito, e così ieri se ne sono anche finiti i biscottini alle castagne preparati sabato sera, ma prima di estinguerli siamo riusciti a farne una foto ricordo...

domenica 21 marzo 2010

Inno alla Vita - Pablo Neruda



"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.


Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce
il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore 
davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, 
chi è infelice sul lavoro,


chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.


Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, 
chi non ascolta musica,


chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, 
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi 
della propria sfortuna o della pioggia incessante.


Lentamente muore chi abbandona un progetto 
prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce .


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore 
del semplice fatto di respirare.


Soltanto l'ardente pazienza porterà 
al raggiungimento di una splendida felicità."



venerdì 19 marzo 2010

Asparagi

Oggi lezione di gestione agriturismo: registrazione prenotazioni, fatturazione e formalità burocratiche. Nel mezzo un po' di sistemazione legna e altri "macchinamenti" vari al computer. Nel tempo libero passeggiatina tra gli ulivi a raccogliere un pochino si asparagi selvatici (magro ma pittoresco bottino).

mercoledì 17 marzo 2010

Giorno 3: il telefilm e la pizza

Ieri ancora spostamenti di legna e rifocillamento bestie, un po' di manutenzione all'orto e alle grondaie, preparate stufe per gli ospiti dell'indomani e la sera si trova anche la forza d'animo per una corsetta sulla "strada per Cosona", lungo la quale ho il piacere di ammirare 3 caprioli, 3 fagiani e una bella lepre nel giro di 13km.

Oggi il Podere è stato preso d'assedio dal set di una serie televisiva brasiliana, una sorta di soap opera di 180 puntate, titolata "Passione". Stanno girando scene in giro per la Valdorcia e oggi tocca a Spedalone e ai suoi uliveti fare da scenario. Quindi vita scombussolata dall'evento, trouppe, services, catering, attori e chi più ne ha più ne metta. Attività un po' in stand-by, aspettando l'evolvere degli eventi. Si vende olio e aceto balsamico ai più curiosi e si sbrigano le cose di routine (legna, galline, pulizie, ecc).
In serata stendo le pizze, con l'impasto preparato ieri sera e lasciato una giornata in maturazione e lievitazione, e questo è il risultato. Pizze un po' grossettine perchè non ho pesato le "pallette" e ho fatto male i conti, comunque risultato discreto, pasta bella soffice e approvata dalla "assaggiatrice" Silvia (il mio parere non vale in quanto "padre" del prodotto...) in tutte e tre le versioni, salsiccia e funghi, salsiccia e cipolla rossa, gamberi.
Domani giri per iter burocratici in uffici di zona e poi chissà.


lunedì 15 marzo 2010

Insediamento e prime attività

Durante la scorsa settimana Silvia ed io ci siamo messi anima e corpo nelle fasi di inscatolamenti, valigie, svuotamento e riconsegna dell'appartamento di Forlì, per stipare quindi la Renault Scenic all'inverosimile e prendere la strada di Pienza. La partenza è stata ritardata causa meteo violento, che con pesanti nevicate ha messo fuori uso 5000 utenze elettriche in Val d'Orcia, compresa quella dell'agriturismo, quindi stand-by di un giorno aspettando notizie di un ritorno alla agibilità.
Infine sabato si parte alle 15 e si giunge all'imbrunire. Ci accoglie il nostro appartamentino con ben 6°C, per cui subito all'opera con stufa e camino a cannone per scaldare l'ambiente. A sera ci infiliamo sotto il piumone con in casa già 14°C, non male. Da allora i fuochi continuano a macinare braci ed ora in casa c'è una temperatura davvero confortevole. Insomma, tra sabato era e domenica abbiamo sistemato tutti i bagagli dentro casa, che ormai ha preso le nostre "sembianze" e stamattina ci si presenta pronti per il lavoro.

Ore 8:00 ci si arma di scarponi, guanti, roncola, cesoie e motosega e si va insieme ad Anna ad estirpare le piante che la neve ha "schiacciato" in ingombro sulla stradina di accesso al podere. Quindi si prepara le cataste di legna in zona caldaia per il riscaldamento dello stabile. Poi è il momento di rifornire di cibo oche e galline, raccogliendo in cambio le loro uova (un uovo di anatra vale come 4 uova di gallina, nota di Anna). Arriva quindi il momento dei maiali, 7 bei suini di cinta senese che si fiondano sulle granaglie appena le versiamo al di là del recinto. Si va infine a riempire il carro di legna e mi diletto così alla guida del trattore (bella storia le manovre in retro col carro attaccato!). Ciò che segue è scaricare la legna, poi Silvia va con Anna a sistemare alcune camere, io pulisco il vialetto di ingresso da cortecce e pezzi di terra e infine provvedo a riparare la tettoia di paglia del nostro appartamento (vedi foto del primo post), che la neve ha gentilmente sfondato con il suo peso.
Dopo una bella doccia ristoratrice si va a fare un po' di spesa a Pienza, e manco a dirlo sulla strada incrociamo un daino e un fagiano, mentre domenica sera ci siamo gustati la vista di un tasso.
Ormai la neve è quasi tutta sciolta attorno all'agriturismo e la casina è bella calda e quando si entra c'è un profumo di fuoco che sembra di essere in pizzeria...Se ci viene ispirazione tra poco prepariamo l'impasto e domani sera si potrebbe gustare. Per il momento stacco e metto a riposo lo yogurt, che domattina sarà pronto per finire in frigo...

lunedì 1 marzo 2010

Si comincia


Finisce febbraio, inizia marzo. Finisce un'esperienza lavorativa, anzi due, e ne sta per partire una nuova. L'inverno sembra volgere al termine, scaldato da questo sole che chiama allo scoperto i primi fiori, e la primavera è dietro l'angolo ad attendere di nuovo il suo turno.
Nel weekend appena trascorso Silvia ed io abbiamo dato inizio ai preparativi per questa nuova avventura insieme.
Sabato si giunge al Podere con la macchina carica di bagagli e si prende confidenza con il nuovo alloggio. Sistemate le nostre cose l'appartamento inizia a prendere le nostre sembianze: è incredibile come un habitat spoglio diventi più caldo con i complementi aggiunti da chi vi dimora.
La prima novità è il riscaldamento. Addio caldaia a gas, carichiamo la carriola di legna e accendiamo stufa e camino, e una volta capito come regolarli al meglio l'ambiente si rende confortevole.

La sera il padrone di casa, il gentilissimo Giancarlo, ci offre un aperitivo di croccanti grissini casarecci con prosciutto di cinta senese e del gustosissimo sidro biologico, per brindare "alla salute" insieme alla sua compagna Nicolette, mentre nel boschetto adiacente i caprioli in amore fanno sentire il loro "abbaiare".
La domenica mattina sveglia di buon ora per soddisfare la mia passione per la corsa. Così si va a Chianciano per una gara "trail" tra i colli. Una piacevole esperienza infastidita dal forte vento. Sicuramente col sereno e il sole si sarebbe goduto al meglio dei paesaggi senesi, ma tant'è, ci accontentiamo del giro, della mia discreta prestazione e del fantastico ristoro finale con tè caldo e paste di pasticceria.
Tornati a Spedalone attraverso un percorso che ci regala una magnifica vista di Pienza dal fondovalle, proviamo a sentirci un po' toscani cucinandoci un bel piatto di pici con ragù alla toscana. Quindi si fa ora di tornare verso la romagna, non prima di aver raccolto qualche ciuffetto di finocchietto selvatico dal prato.
Salutiamo Giancarlo, il proprietario e factotum di Spedalone, ci rivedremo tra un paio di settimane al massimo, per incominciare davvero la nostra esperienza in agriturismo.
Gli ulivi ci attendono per la potatura.