mercoledì 28 aprile 2010

Il nido del cuculo

Lunedì mattina abbiamo piantato nell'orto le piantine di zucchina e nel pomeriggio ho dissodato la terra davanti al nostro appartamento e piantato un paio di zucchine anche lì, circondando con semini di prezzemolo e rucola, che speriamo facciano presto la loro comparsa.
Continuiamo a raccogliere i rami potati dagli ulivi e ieri, in mezzo all'erba, abbiamo incontrato un piccolo cuculo, incapace di volare e ancora in attesa di cibo, dato che quando l'ho raccolto tra le mie mani ha spalancato il becco mostrando una gola arancione . Il giovane "parassita" alloggiava in un piccolo nido che abbiamo raccolto a pochi metri, dimora di un altro uccellino che ha dovuto crescere l'intruso, assassino della sua prole legittima. Lo abbiamo lasciato al suo destino, riponendolo sul prato dove l'abbiamo trovato.

sabato 24 aprile 2010

L'adozione mancata

Non sapevamo da dove venisse, sappiamo solo che ce la siamo trovata attorno a casa la sera di martedì, senza collare, curiosa e tranquilla, ci seguiva con fare sereno. La prima notte ci ha fatto sobbalzare quando sbatteva contro la nostra porta nel suo accucciarsi per trovare riparo. Mercoledì ci ha fatto compagnia nella raccolta degli ulivi seguendoci continuamente nel campo e lungo il tragitto del trattore. La sera mi ha persino fatto compagnia in una piacevole corsa lungo la strada bianca per Cosona. Si è trovata un osso nel campo, ci ha intenerito e ha rispettato i nostri ordini di stare fuori da casa e dalle stanze, ha abbaiato alle oche e inseguito e mangiato al volo alcuni insetti.
Nel frattempo abbiamo fatto tanti pensieri, valutando anche la possibilità di incorporarla alla nostra famiglia.
Ieri sera l'abbiamo consegnata al canile, con un po' di tristezza, perché già ci stavamo affezionando. Il primo controllo del veterinario ha subito riscontrato la presenza del chip, per cui verrà riconsegnata al legittimo proprietario, sperando che l'avesse solo sfortunatamente smarrita e che saprà tenere più attenzione in futuro...
Un musino così non può lasciare indifferenti
E' stata un'esperienza breve ma quella cagnolina simpatica resterà indelebile nei nostri ricordi.

giovedì 22 aprile 2010

Nuovi ospiti

Negli ultimi giorni abbiamo scoperto nuovi ospiti attorno al podere. Vicino a casa diversi colubri, innocui rettili che scongiurano la presenza di ben più temibili vipere. Poi un bel leprotto, spuntato tra le mie mani martedì e tra quelle di Anna ieri mentre eravamo intenti a raccogliere i rami di ulivo sapientemente potati dai mastri potatori venuti in servizio addirittura dalla Puglia. Un patuffolino peloso rapido come una saetta a zompettare lontano da noi.
Ultima arrivata poi una cagnolina, forse abbandonata nel bosco qui vicino e da ieri appostatasi qui attorno all'agriturismo. Tutt'oggi ci ha fatto compagnia durante la raccolta dei rami e stasera mi ha persino seguito nel mio allenamento di corsa. Vedremo cosa fare ma i suoi occhioni da cucciola sono un'arma davvero forte...
Un saluto grande ai due potatori, anche detti "potini", i simpatici Lorenzo e Nicola. Buon ritorno alla vostra Puglia! Ci ricorderemo di voi degustando il buon Primitivo di Manduria che ci avete omaggiato!

sabato 17 aprile 2010

Lievito e altri esperimenti

Dal libro "Fuggire dal mondo e imparare a vivere in totale autosufficienza" ho preso l'ispirazione per provare ad ottenere dei germogli, provando con delle lenticchie. Il risultato dopo un paio di giorni di vita in barattolo in ambiente umido, buio e risciacqui ogni 8-12 ore è il seguente, germogli freschi, croccanti e dal gradevole sapore tipo piselli crudi. Un pieno di vitamine e antiossidanti naturali, da gustare in insalata, in zuppa o come si preferisce.
Ieri giro a raccogliere asparagi, ora molto numerosi, e incappiamo persino in una raccolta da record, un asparago da oltre 80 cm, di cui chiaramente solo una ventina edibili...comunque uno spettacolo impressionante...
Ieri in serata continuiamo con gli esperimenti di panificazione. Farina 00, farina di semola e farina di grano tenero integrale, lievito, olio, acqua, sale, lungo impastamento a mano e infine divido l'impasto in due. La prima parte la trasformo in panini vari (al curry, con semi di girasole, ai germogli di lenticchie, al pepe, ripieno con marmellata di zucca).
La seconda parte abbattuta e congelata per diventare pizza questa sera. L'esperimento è totale specie per l'uso di farina integrale, ma il risultato ci ha lasciato a pancia piena e gustosamente soddisfatti. Ottima consistenza, sapore particolare e caratteristico, cottura ad hoc.
E infine, per non farci mancare nulla, dopo una settimana passata in gran parte a raccogliere rami di ulivo appena potati, non poteva mancare un bel dolce, tutto improvvisato, a base di ricotta fresca di pecora, comprata dal formaggiaio qui vicino.

lunedì 12 aprile 2010

Aggiornamenti

Era parecchio che non aggiornavamo questo diario. In mezzo la Pasqua, che ha portato tanti ospiti qui al podere, con lunghe e gustose cene, dei veri convivi, dove il dialogo e gli scambi di idee tra i convenuti sono perdurati sempre oltre la mezzanotte.
I lavori sono proceduti, si sono piantati fagioli nell'orto, quindi zucche e cetrioli.
Stiamo tagliando erba per facilitare i lavori di potatura, che cominciano domani e nell'impresa sono riuscito ad infossarmi col tagliaerba e cimentarmi così nell'avventura di rimuoverlo venendomi in soccorso con trattore e catena. Abbiamo anche piantato una quindicina di ulivi, tanto per rinfoltire ulteriormente il podere.
Gli asparagi crescono alti, numerosi e saporiti. In giro è tutto in fiore. La primavera è arrivata davvero.

Esperimenti di panificazione

Ieri tempo molto negativo: cielo grigio, vento forte e freddo, pioggia intermittente, spesso battente, e allora via con gli esperimenti in cucina.
Si parte all'arrovescio, ovvero dal dessert, e avendo un cartone di latte aperto mi cimento nella produzione del lattaiolo, tipico dolce casentinese, qui nella versione in vasetto di vetro. Abbiamo anche testato una contaminazione romagnola abbinandolo con la saba e il risultato è un ottimo gemellaggio di sapori tosco-romagnoli.
Poi metto in cantiere una pasta fatta in casa improvvisata: 180g di farina di grano tenero integrale, una bustina di zafferano in polvere, acqua quanto basta per impastare. Formato tipo strozzapreti, ovvero "biscoline", avvolte su stuzzicadentone da spiedino, sfilati e tagliati a misura. Cotti e conditi con panna e funghi. Troppo buoni, tanto che non ci è scappata neanche una foto :)
Nel frattempo ho messo in opera una biga, con mezzo cubetto di lievito di birra fresco, 200 di farina 00 e circa 100 di acqua, impastino molle e appiccicoso,che prende vita mentre le altre preparazioni fervono.
Una vola cresciuta la biga la divido in due: la prima parte abbraccia 300 di farina 00, 4 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, un cucchiaino di sale, acqua quanto serve, e un bella impastata, di almeno 15 minuti. Con l'altra parte metto sempre 300 di farina 00, 40g di burro a pezzetti, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di miele (di tiglio), 2 uova. Anche qui la solita bella impastata. Quindi il giusto riposo, la preparazione nelle giuste forme ed ecco i risultati dopo la cottura.
I grissini (in quattro varianti: sesamo, rosmarino, origano e finocchio)!
Sembrano delle dita e infatti si rivelano ottimi da infilare in salsine a piacimento!
E quindi il risultato di quella specie di pan brioche, dopo una cottura in stampo da plum cake, 40 min coperto con alluminio, a 200°C, poi scoperto e finito per 10'. Per un aspetto così invitante spennellare con yogurt, ma non fare toccare all'alluminio se no finisce come a me, che si attacca e finisce che si perde un pezzo di crosta...

Prossimo esperimento che frulla in mente un bel pane al mascarpone...