martedì 24 agosto 2010

Mon petit chévre

Finalmente ieri abbiamo gustato il mio formaggino di capra, piccolo esperimento di cui accennato in precedenza. Fatto purtroppo con latte comprato al supermercato, ma quel che mi importava al di là della qualità totale era il risultato: pasta cremosa, leggera crosticina gialla e coperta di genuina muffina bianca, innestata in fase di cagliatura. La piccola creatura formaggiosa, inizialmente cremosa e simile a un mascarpone, ha maturato qualche tempo in frigo, poi l'ho passato in cantina per la stagionatura, che ha dato i suoi frutti nel giro di un paio di settimane (forse tre). Per i più curiosi la cagliata è stata di tipo acido, usando solo una goccia di caglio liquido e innestando da subito il pennicillum bianco. Dopo 24 ore il latte era rappreso e ne è seguita il resto della lavorazione (sgrondatura e asciugatura con stazionamento a 5-6°C per qualche giorno, niente salatura).
Per gustarlo a pieno l'abbiamo utilizzato come farcitura di "omelette dietetiche", ovvero fatte solo con albumi (con un pizzico di noce moscata e sale). L'effetto era da leccarsi i baffi. L'ultimo spicchietto rimasto l'ho giustiziato insieme a pere e miele (entrambi a Km0). Esperimento da riprovare, magari con latte di qualità.

sabato 21 agosto 2010

Dolciumi, liquori e...ricette dall'estero

Le giornate si susseguono piene di attività ma ogni tanto riusciamo ancora a ritagliare un po' di tempo per le nostre gustose preparazioni...
Negli ultimi giorni abbiamo sperimentato un po' di ricette che esulano dalla tradizionale cucina italiana. In primis abbiam gustato peperoncini piccanti varietà Jalapenos nel piatto messicano chiamato "Volcanes", ovvero peperoni coperti di formaggio e passati in forno fino a fusione, il tutto impiegando ovviamente pecorino (un po' di Pienza, un po' di Spedalone) e qualche fetta di mozzarella per smorzare un po' le fiamme. Risultato da far fischiare le orecchie, ma davvero buono.
Stasera abbiamo replicato l'impiego dei micidiali peperoncini con pomodoro e fagioli...ancora un po' di Mexico tanto per abituarci all'idea in vista del viagetto in programma a gennaio (quando le acque qui saranno fredde e tranquille).
Ieri altro esperimento con la ricetta della torta alla birra di Resenberg, trovata in rete e da tempo nella wishlist. Approfittando di una buona birra artigianale doppio malto ho tentato, con le mie inevitabili modifiche personali, e il risultato è che mentre vi scrivo già ne è rimasta solo un quarto...
A inizio settimana ho provveduto a imbottigliare il nocino, giunto a 45 gg di fermentazione giusto a Ferragosto.
Una bella scorta in vista di un freddo inverno...
E subito dopo ho messo in cantiere un altro esperimento alcoolico, il "Nocalbo", a base di noccioli di albicocca. Dovrebbe divenire un liquore con sentori di amaretto, che si ottiene per l'appunto dalle mandorle contenute negli "ossi" delle carnose albicocche.
Ieri missione di raccolta a fine giornata. Silvia ed io ci dirigiamo nei pressi della tenuta Cosona, dove avevo addocchiato rovi produttivi, e di fatti abbiamo scovato abbondanti drupe colore notte.
E oggi, armato di buona volontà le ho trasformate in confettura. Avvicinate il naso allo schermo e...immaginate il profumo dolce e delizioso che esala dal dolce intruglio, odore sublime che purtroppo non c'è modo di descrivere e trasmettere, se non assistendo direttamente a questa golosa preparazione.
E mentre usavo alcool per ripulire i barattoli prima dell'invaso non potevo farmi sfuggire l'idea di sfruttare un po' di frutti per un goccio di liquorino, e quindi...
Ancora qualche giorno di attesa e poi imbottiglierò il "Morello". Ma per l'assaggio delle prelibatezze "gradate" bisogna attendere l'inverno perchè siano maturati, e allora noi...pazientiamo.
PS: oggi, per non farci mancare nulla nel novero del bestiario, visita di un pipistrello in cucina, ma sono riuscito presto a deviarlo fuori, nel ripostiglio, in attesa del buio per tornare a volare attorno a Spedalone.

giovedì 12 agosto 2010

Porcile affollato


Dopo tanto finalmente sono riuscito a immortalare i 3 piccoli porcellin nati qualche tempo fa, e tanto per non farci mancare le piacevoli sorprese, negli ultimi giorni si notava l'assenza della seconda scrofa all'ora della pappa. Stamattina, al mio arrivo l'ho trovata in pole position sulla mangiatoia, con al seguito altri quattro nuovi nascituri, i simpatici cuccioli qui immortalati...
Anche nel nostro giardino la vita fermenta. I fagioli crescono sempre più e presto i primi bacelli matureranno, e finalemente è sbocciato il primo dei miei quattro girasoli, piantati quasi per scherzo ed ora ben cresciuti e pronti a regalarci il loro vivace colore davanti all'uscio di casa.

domenica 8 agosto 2010

Primavera in estate

No, non sono così stanco e stralunato da non capire più in che stagione siamo, è solo che oggi c'è venuta l'idea di fare gli involtini primavera. Unico difetto la pastella un po' densa che ha reso la pasta un pelo troppo grossa, ma comunque il risultato è stato molto simile agli originali cinesi. E per non farsi mancare nulla abbiam preparato una bella salsa agrodolce con ingredienti di prima: peperoncino piccante del podere, zucchero di canna non raffinato, zenzero dal commercio equo, miele di acacia di Montalcino, aceto di Spedalone e pomodori rossi "importati" dall'orto romagnolissimo dei miei cognati.

Nel frattempo sta maturando in frigo il mio esperimento di formaggio caprino innestato con muffe del formaggino chevre del Casale, mentre gli altri formaggi stagionano in cantina. Abbiamo assaggiato un primo formaggio di quelli realizzati con caglio vegetale, e il sapore era gradevole, in particolare per l'inserimento di foglie di nepotella (mentuccia) in mezzo alla cagliata appena estratta. Ora aspettiamo di gustare quelli al naturale...
Ieri sera, a monte della cena in agriturismo, ho prodotto una nuova torta, con gustose albicocche della zona. Il risultato è stato insomma per la consistenza (un po' difficile l'estrazione dallo stampo) ma il sapore era assolutamente "gnam gnam"...

giovedì 5 agosto 2010

Poco tempo ma tante cose

Come è ormai consuetudine gli scorsi giorni sono stati densi di eventi e attività. Domenica, per il compleanno di Silvia riusciamo a ottenere una giornata di riposo per festeggiare. Quindi si va al Casale (i fornitori del latte per il mio formaggio con caglio vegetale) a pranzare con una magnifica vista sulla Valdorcia...
...e alcuni "intrusi" che provano ad unirsi al nostro tavolo...
Ovviamente usciamo super sazi, sollazzati dalle gustose leccornie genuine e biologiche offerteci da Sandra e Ulisse.
Dopo il lauto pasto decidiamo per un bel giro a Perugia, da noi mai visitata, e ci rilassiamo un po' camminando tra le intricate viuzze del centro storico, che ad ogni angolo offrono scorci davvero affascinanti.

Lunedì si riprende il lavoro e si ricomincia a produrre: questa settimana ci siamo lanciati su qualche nuova ricetta, come la torta marmorizzata per la colazione, i biscottini a chiocciola bicolore, il semifreddo di ricotta al limone, i biscotti bianchetti all'anice stellato e forse qualcos'altro che sicuramente sfugge ai miei ricordi.
Per la nostra cucina privata ci siamo sbizzarriti con sperimentazione e contaminazioni, provando una particolare quiche di pesche, formaggio chevre (del Casale) e rosmarino. L'abbinamento è interessante ma sicuramente bisogna amare i sapori nuovi per apprezzarla a pieno.
Per non farmi mancare nulla ho prelevato un po' di muffina dalla superficie dei formaggini di capra e l'ho messa in coltura in un barattolino di vetro nutrendola con un po' di latte, così ieri mi sono potuto permettere di provare a fare un formaggino caprino a coagulazione acida innestandogli già la muffina per ottenere la crosta fiorita. Speriamo bene per il risultato.
Tra le altre prove una gustosa torta presa da un ricettario ricevuto in premio in una Ecomaratona disputata anno scorso in quel del Ventasso (RE). Considerato che in una giornata ne è partita via più di metà direi che il risultato è più che buono, ed anche l'occhio è soddisfatto...
Oggi l'ennesimo arrivo di un animale nella nostra "famiglia allargata". Dopo l'acquisto di punto, il piccolo di gazza ritrovato da una "setterina" e adottata da Giancarlo (mi ero scordato di raccontarla questa...) oggi mio fratello Massimo ha pescato una raganella in piscina e l'ha tenuta con sè.
Per concludere in serata ho preparato e imbottigliato un liquorino tutto da scoprire: il camomillino.
Gli manca l'etichetta d'obbligo e l'assaggio, ma questo potrà avvenire solo dopo il dovuto riposo, tra almeno 30 giorni.
Stasera ci godiamo l'arietta fresca portata dal grosso temporale di oggi e attendiamo cosa ci riserverà il domani.