sabato 21 agosto 2010

Dolciumi, liquori e...ricette dall'estero

Le giornate si susseguono piene di attività ma ogni tanto riusciamo ancora a ritagliare un po' di tempo per le nostre gustose preparazioni...
Negli ultimi giorni abbiamo sperimentato un po' di ricette che esulano dalla tradizionale cucina italiana. In primis abbiam gustato peperoncini piccanti varietà Jalapenos nel piatto messicano chiamato "Volcanes", ovvero peperoni coperti di formaggio e passati in forno fino a fusione, il tutto impiegando ovviamente pecorino (un po' di Pienza, un po' di Spedalone) e qualche fetta di mozzarella per smorzare un po' le fiamme. Risultato da far fischiare le orecchie, ma davvero buono.
Stasera abbiamo replicato l'impiego dei micidiali peperoncini con pomodoro e fagioli...ancora un po' di Mexico tanto per abituarci all'idea in vista del viagetto in programma a gennaio (quando le acque qui saranno fredde e tranquille).
Ieri altro esperimento con la ricetta della torta alla birra di Resenberg, trovata in rete e da tempo nella wishlist. Approfittando di una buona birra artigianale doppio malto ho tentato, con le mie inevitabili modifiche personali, e il risultato è che mentre vi scrivo già ne è rimasta solo un quarto...
A inizio settimana ho provveduto a imbottigliare il nocino, giunto a 45 gg di fermentazione giusto a Ferragosto.
Una bella scorta in vista di un freddo inverno...
E subito dopo ho messo in cantiere un altro esperimento alcoolico, il "Nocalbo", a base di noccioli di albicocca. Dovrebbe divenire un liquore con sentori di amaretto, che si ottiene per l'appunto dalle mandorle contenute negli "ossi" delle carnose albicocche.
Ieri missione di raccolta a fine giornata. Silvia ed io ci dirigiamo nei pressi della tenuta Cosona, dove avevo addocchiato rovi produttivi, e di fatti abbiamo scovato abbondanti drupe colore notte.
E oggi, armato di buona volontà le ho trasformate in confettura. Avvicinate il naso allo schermo e...immaginate il profumo dolce e delizioso che esala dal dolce intruglio, odore sublime che purtroppo non c'è modo di descrivere e trasmettere, se non assistendo direttamente a questa golosa preparazione.
E mentre usavo alcool per ripulire i barattoli prima dell'invaso non potevo farmi sfuggire l'idea di sfruttare un po' di frutti per un goccio di liquorino, e quindi...
Ancora qualche giorno di attesa e poi imbottiglierò il "Morello". Ma per l'assaggio delle prelibatezze "gradate" bisogna attendere l'inverno perchè siano maturati, e allora noi...pazientiamo.
PS: oggi, per non farci mancare nulla nel novero del bestiario, visita di un pipistrello in cucina, ma sono riuscito presto a deviarlo fuori, nel ripostiglio, in attesa del buio per tornare a volare attorno a Spedalone.

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